Tecniche di GBR a confronto

Relatore: Vari

Informazioni

L’International College of Dentists è stato fondato nel 1927 a Filadelfia da due colleghi ed amici, il Dott. Ottofy, ungherese ormai domiciliato negli USA e dal Dott. Okamura, dentista di Tokyo. La forte volontà di progresso delle conoscenze in ambito odontoiatrico e della loro diffusione fu l’impulso alla fondazione del College.

I due colleghi si prodigarono per la creazione di un’ organizzazione che rendesse possibile lo scambio di informazioni e la ricerca nel mondo odontoiatrico allora in divenire, che favorisse la diffusione di contenuti scientifici di valore e che promuovesse le relazioni tra professionisti in tutto il mondo per garantire una conoscenza ampia ed un alto valore scientifico.

L’International College of Dentists è una organizzazione mondiale, conta 12.000 membri nel mondo per 95 stati partecipanti, è l’associazione odontoiatrica più antica al mondo ed il suo scopo è quello di accogliere quei colleghi che abbiano con il loro lavoro e la loro professionalità contribuito all’eccellenza dell’odontoiatria operativa o accademica.

La sezione italiana è rappresentata da 48 fellows. L’ammissione è solo per invito e presentazione da parte di soci regolarmente iscritti.

Programma

Da sempre in Odontoiatria si ricerca un’adeguata quantità e qualità ossea per poter eseguire con successo la riabilitazione implantare delle zone edentule.

Al giorno d’oggi si può attuare un approccio più conservativo, per preservare l’osso presente, o un approccio chirurgico, più invasivo, al fine di ottenere una rigenerazione verticale e orizzontale della cresta alveolare.
Sono disponibili più tecniche e materiali (innesti autologhi, omologhi, eterologhi, membrane riassorbibili e non) che possono essere utilizzati singolarmente o combinati tra di loro per ottenere risultati predicibili.

All’ ICD Meeting di Firenze, in data 18 settembre 2021, saranno trattati tutti questi argomenti; si tratterà di un incontro interattivo in cui i partecipanti avranno anche la possibilità di prendere parte al dibattito con i relatori.

Curriculum

PROF. ANTONIO BARONE
Basi biologiche della chirurgia rigenerativa

L’osso alveolare va incontro a processi di riassorbimento. Questo dovrà essere ricostruito se non ci sono adeguate volumetrie per consentire l’inserimento di impianti dentali. La  presentazione è finalizzata a spiegare quali sono i principi biologici che guidano e regolano la rigenerazione ossea indipendentemente dalla tecnica chirurgica applicata. Verranno chiarite, inoltre, quali accortezze cliniche devono essere applicate per facilitare la riuscita delle procedure di incremento volumetrico dell’osso alveolare.

 

DOTT. ALESSANDRO CUCCHI
Rigenerazione orizzontale, verticale e combinata con membrane non riassorbibili e griglie di titanio

Molti autori hanno dimostrato la predicibilità delle membrane non-riassorbibili o delle griglie in titanio. Queste tecniche possono oggi essere considerate il gold standard nella chirurgia ossea ricostruttiva per 3 importanti ragioni: l’adattabilità, l’efficacia, e soprattutto la stabilità nel tempo. L’uso di tali barriere è una procedura non priva di difficoltà e complicanze, tanto da essere considerata operatore-dipendente.
Recentemente sono state introdotte le griglie in titanio individuali, le cui caratteristiche possono essere diverse a seconda della morfologia e dell’estensione del difetto osseo nonché delle preferenze di ciascun clinico.

 

PROF. ANTONIO SCARANO
Rigenerazione orizzontale, verticale e combinata con innesti autologhi, omologhi, eterologhi

La rigenerazione in altezza e spessore del processo alveolare rappresenta una tecnica chirurgica che necessita una scrupolosa pianificazione ed un corretto approccio chirurgico. La perdita di tessuto osseo può essere compensata con un innesto di osso autologo o trapianto di osso vascolarizzato, in alternativa il chirurgo deve ingegnarsi su come ricostruire utilizzando i tessuti residui o con ciò che viene messo a disposizione dalla Bioingegneria tissutale. Sarà discusso l’utilizzo dei biomateriali nelle procedure di rigenerazione orizzontale, verticale e combinata con innesti autologhi, omologhi, eterologhi. Verrà descritta nei dettagli la tecnica DEAM ed INLAY.

 

DOTT. ROBERTO ROSSI
La Tecnica della lamina corticale. Presente e futuro delle ricostruzioni ossee 3D

La lamina corticale si e’ affermata nell’ultimo decennio come utile alternativa in situazioni di GBR orizzontali e verticali. La presentazione evidenzierà la sua storia ed evoluzione.
Per anni la GBR ha rappresentato una tecnica con molte luci ma anche tante ombre.
Ogni tecnica proposta in passato ha fornito ottimi risultato ma anche facili complicazioni. L’utilizzo di membrane non riassorbibili o riassorbibili comporta rischi di esposizione o di mancato mantenimento e stabilità dei volumi. L’avvento della lamina corticale ha rappresentato una evidente semplificazione della tecnica GBR trattandosi di una membrana fatta di osso. La presentazione mostrerà le molteplici applicazioni di questa tecnica e la sua predicibilita’ associata anche ad una minor comparsa di complicazioni.

 

DOTT. VINCENZO FOTI
One-Time Cortical Lamina: un concetto Innovativo della Tecnica F.I.R.S.T.

Negli ultimi 5 anni la tecnica della lamina corticale ha avuto uno sviluppo ed una popolarità di rilevo a seguito dell’introduzione della tecnica F.I.R.S.T ideata dall’Autore. Il vantaggio clinico consiste nella realizzazione di un complesso lamina-innesto assolutamente stabile e immobile grazie all’impiego della fibrina sigillante, un farmaco con oltre 6.500 evidenze in letteratura. Questo nuovo approccio è sovrapponibile alle tecniche GBR note nel conseguimento di risultati predicibili, ma si distingue per un protocollo operativo più semplice, meno invasivo e con minor incidenza di complicanze. La One-time Cortical Lamina rappresenta un ulteriore progresso in GBR orizzontale, senza necessitare di alcun rientro chirurgico.