Protesi Totale “Semplificata”

Relatore: Dr Dario Castellani

Informazioni

La protesi totale è il sistema più diffuso per la riabilitazione dell’edentulia completa. Ma più del 60% dei portatori di protesi totale è insoddisfatto o soffre per alcune limitazioni. A queste problematiche, la protesi totale secondo Passamonti (conosciuta anche come tecnica “americana”, anche se, in realtà, negli Stati Uniti la protesi totale è legata a diversi autori –Pound è il più conosciuto-) offre un’ottima soluzione: è decisamente la più semplice, diretta ed efficace per rapporto costi/benefici. Il corso approfondirà tutti gli aspetti teorici e pratici per realizzare una protesi totale semplice, fruibile e dall’esito più che soddisfacente.
L’edentulia completa è un importante problema di salute pubblica, soprattutto tra gli anziani. La prevalenza dell’edentulia totale negli over 65 è stata stimata essere il 26% negli Stati Uniti, dal 15% al 78% in Europa, 24% in Indonesia, 11% in Cina e 23% in Brasile. Ciò comporta che milioni di individui mondo hanno bisogno di protesi totali.
Nonostante l’esistenza di alternative, quali la protesi su impianti, la maggior parte dei pazienti edentuli continua con la protesi totale convenzionale per via dei costi, soprattutto, ma anche dalle condizioni mediche che possano costituire una controindicazione alla chirurgia implantare.  Altri hanno semplicemente “paura” dell’intervento.
Queste premesse ci inducono a pensare che il fabbisogno di protesi totale rimarrà inalterato nel prossimo futuro.

Un’altra importante considerazione consiste nel fatto che, comunque, la protesi totale fatta coscientemente, rappresenta la forma più essenziale di riabilitazione totale. L’edentulismo che venga trattato tramite implantologia, avrà comunque bisogno di una valutazione analitica di natura estetica (supporto per i tessuti molli, visibilità dentale), così come di un ripristino dei parametri occlusali (dimensione verticale, relazione centrica) che trovano nella protesi totale un indispensabile banco di prova, un insostituibile “test drive” per la corretta pianificazione implantare.  

Sono stati proposti numerosi metodi per la fabbricazione di protesi complete.
Il metodo tradizionale per il trattamento della protesi totale comprende le seguenti fasi cliniche: l’uso di un articolatore semi-regolabile su cui riportare i valori condilari, con arco facciale, montaggio dei denti (a volte dall’anatomia “originale”) in accordo a schemi occlusali riferibili essenzialmente all’occlusione bilanciata bilaterale.
In Italia quella più seguita è la tecnica di Gerber, tecnica esaustiva, fatta di regole logiche, che viene insegnata nella maggior parte delle scuole di Odontoiatria. La tecnica di Gerber è dispendiosa nel tempo, con una serie di passaggi che, qualora vengano erroneamente eseguiti, possono trascinarsi fino a pregiudicare il risultato finale.
Il metodo semplificato finalizzato trova molteplici varianti semplificate per ridurre il numero di visite e il tempo necessario per realizzare le protesi.

Il sistema semplificato proposto nel corso si affida particolarmente alla gestione dei valli in cera (correttamente costruiti) e sulle basi in resina, disegnate sull’anatomia dell’edentulo esattamente conosciuta.
La protesi semplificata trova sempre più consensi, oltre che tra i clinici, anche nella letteratura

Programma

  • Anatomia e fisiologia del paziente edentulo
  • Esame obbiettivo del paziente edentulo
  • Registrazione dell’impronta primaria
  • Materiali e metodi per lo sviluppo dell’impronta preliminare
  • Disegno del porta impronta individuale
  • Costruzione del porta impronta individuale
  • Funzionalizzazione del cucchiaio individuale e registrazione delle impronte sul paziente edentulo
  • Sviluppo e boxaggio dell’impronta secondaria
  • Costruzione della placca base e del vallo di occlusione
  • Determinazione del piano occlusale e dei rapporti mandibolo-cranici: dimensione verticale e relazione centrica
  • Possibilità di utilizzo dell’arco facciale di trasferimento
  • Montaggio e prova dei denti dei settori frontali e dei primi premolari sul caso in trattamento
  • Prova estetica e fonetica
  • Controllo della registrazione mandibolo-cranica con tutti i denti montati in cera
  • Fasi tecniche di laboratorio: caratterizzazione gengive artificiali
  • Messa in muffola, spaziatura e zeppatura
  • Fasi tecniche di laboratorio: rifinitura e lucidatura – Controllo e consegna della protesi al paziente

Per il programma dettagliato delle giornate scaricati la brochure del corso

Curriculum

Il Dr. Dario Castellani si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978, nel 1982 si specializza in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Firenze. Negli anni 1984 1986 frequenta la TUFTS University di Boston, dove consegue la specializzazione in Protesi Fissa e Mobile.

Socio attivo di diverse Accademie nazionali ed internazionali, quali The American Academy of Crown and Bridge Prosthodontics, The European Academy of Esthetic Dentistry, The International College of Dentists, etc., è il presidente eletto dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica. Ha svolto numerose relazioni e corsi sia in Italia che all’estero.

Ha pubblicato su riviste nazionali ed internazionali ed è autore dei testi “Considerazioni di estetica in odontoiatria” edito da Masson, “La preparazione dei pilastri per corone in metal –ceramica” (tradotto anche in lingua spagnola), “Principio telescopico nella riabilitazione protesica” ed “Elementi di occlusione” (tradotto in inglese) editi da Edizioni Martina.

Svolge attività libero professionale limitatamente alla protesi in Firenze. E’ professore a contratto dal 1987 di Protesi Fissa presso il Corso di Laurea in odontoiatria dell’Università di firenze e visiting assistant professor all’Università TUFTS di Boston.