Informazioni

Lo stato di edentulia totale rappresenta una condizione marcatamente critica per il deficit funzionale e per le difficoltà psicologiche che molto spesso l’accompagnano. Per alcuni casi si è arrivati a coniare il termine di “invalidità orale permanente”. Passamonti, che se ne intendeva, usava ripetere che “a nessuna età si è pronti per la protesi totale”.

Oltretutto, nonostante l’evoluzione di tecniche riabilitative protesiche sempre più sofisticate, La protesi totale è ancora oggi, il sistema più diffuso per il trattamento protesico dell’edentulia completa.

Di fronte a tali premesse la risposta terapeutica è paradossale. La protesi totale è generalmente considerata infatti una forma di “protesi sociale” dove alle esigenze qualitative se ne antepongono altre. Anche la professione vede di sovente con fastidio il trattamento dell’edentulo totale perché difficile e perché i risultati, a volte, non sono pari all’impegno profuso. Di conseguenza la protesi totale finisce per essere “evitata” e per essere un terreno fertile per chi esercita senza diritto la professione odontoiatrica.

L’allungarsi della vita media delle persone e la ricerca di una migliore qualità di vita anche in età avanzata evidenziano sempre più l’importanza di una riabilitazione del paziente che sia soddisfacente sia dal punto di vista funzionale che da quello psicologico.              Considerando l’impossibilità effettiva che certi pazienti hanno ad accedere alla terapia implantare, è assolutamente necessario poter fornire anche a loro una protesi di qualità, anche se rimovibile.

La protesi totale secondo Passamonti (tecnica “americana”) rappresenta un’ottima soluzione; lo dico non tanto perché Passamonti è stato il mio maestro, ma perché la sua tecnica, rispetto ad altre che conosco, è decisamente più semplice, diretta ed efficace in termini di rapporto costo/beneficio.

Programma

• Anatomia e fisiologia del paziente edentulo
  
• Esame obbiettivo del paziente edentulo
  
• Registrazione dell’impronta primaria
  
• Materiali e metodi per lo sviluppo dell’impronta preliminare
  
• Disegno del porta impronta individuale
  
• Costruzione del porta impronta individuale
  
• Funzionalizzazione del cucchiaio individuale e registrazione delle impronte sul paziente edentulo
  
• Sviluppo e boxaggio dell’impronta secondaria
  
• Costruzione della placca base e del vallo di occlusione
  
• Determinazione del piano occlusale e dei rapporti mandibolo-cranici: dimensione verticale e relazione centrica
  
• Possibilità di utilizzo dell’arco facciale di trasferimento
  
• Montaggio e prova dei denti dei settori frontali e dei primi premolari sul caso in trattamento
  
• Prova estetica e fonetica
  
• Controllo della registrazione mandibolo-cranica con tutti i denti montati in cera
  
• Fasi tecniche di laboratorio: caratterizzazione gengive artificiali
  
• Messa in muffola, spaziatura e zeppatura
  
• Fasi tecniche di laboratorio: rifinitura e lucidatura – Controllo e consegna della protesi al paziente

Per il programma dettagliato delle giornate scaricati la brochure del corso

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